Non c’è ricordo che non mi leghi a te. Eravamo semplici, lo siamo sempre state, ci piaceva immaginare. Quanta immaginazione ha accompagnato la nostra crescita. Mi ricordo quando andavamo al mare e la cosa più importante era la scelta dello scoglio più ampio, solo così potevamo creare la nostra casa. Potevamo vedere la sala, la stanza da letto, la cucina e anche il bagno. Avevamo un sacco di amici: il materassino, la canoa e le ciambelle, tutti loro avevano un nome, e c’eravamo estremamente affezionate. Persino i pesci erano nostri amici, anche se poi dovevamo liberarli. Mi ricordo le storie che scrivevo. E tu, bé tu eri la mia unica lettrice, e sognavamo un mondo pieno di magia. Poi c’erano gli alberi. Grossi alberi a cui raccontavamo i nostri segreti, sicure che non ci avrebbero mai tradite, e che in qualche modo ci avrebbero tenuto legate per sempre attraverso le radici. Le stesse radici che presto sarebbero diventate nostre. Mi ricordo la campagna dove sognavamo di diventare fioraie o le cuoche facendo il sugo con i mattoni rossi. Mi ricordo dei nostri progetti pressoché irrealizzabili, e mi ricordo ogni danno commesso e ogni soluzione data. Mi ricordo ogni volta che ci siamo asciugate le lacrime, tutte le volte che abbiamo risposto al telefono perché, non importava quale fosse il problema o la gioia da condividere, l’importante era farlo con te. Mi ricordo quando una volta proclamata dottoressa, il primo sorriso in cui mi sono tuffata era il tuo. E mi ricordo la tua discussione, che ho ripetuto parola per parola, con te. Mi ricordo ogni tuo arrivo ad ogni mia partenza, e mi ricordo ogni tuo sguardo complice. Mi ricordo quando ci siamo tatuate l’albero del nostro per sempre. E mi ricordo quando ci siamo promesse che saremo in tutti gli alberi, in tutte le radici, il mare e il cielo che incontreremo. Saremo una cosa sola. Te lo ricordi vero? Ucs. Una cosa sola. Ma lo siamo sempre state, nonostante la diversità, mentre tutto crollava intorno, io e te, non abbiamo mai subito crepe.

Quando si parla di anime gemelle, di incastri, di persona giusta, si pensa inevitabilmente ad un ipotetico partner. Ma te lo ricordi quando ci siamo rassegnate al fatto che nessun altro potrà avere un decimo della perfezione che abbiamo noi? Sei tu il mio incastro perfetto, la mia anima gemella, la mia persona. Io e te siamo sempre state magia, e ti ricordi quanto ci credevamo in questa magia? Pensavamo uscisse dalla bacchetta magica, o chissà da quale parte del corpo. E solo più tardi ci siamo rese conto che la magia è sempre stata dentro di noi, tra di noi, la nostra connessione, la nostra complicità. Siamo sempre state magia e lo sarà per sempre.
Ho provato innumerevoli volte a spiegare il mio rapporto con te, a giustificare tutto il tempo che ci dedichiamo h24, 7su7,da 25 anni. Ma cosa avete da dirvi? Niente, tutto.

Non credo che mia madre possa dire di conoscermi nel profondo come te, non credo che anch’io possa dire di conoscermi come mi conosci tu. Perché tu sai essere un’amica, una sorella, un fidanzato, un genitore, una compagna di viaggi, una compagna di università, una consulente lavorativa, contabile, personal trainer, psicologa, insegnante, lettrice, sostenitrice, motivatrice, artista, e molto altro. E per questo, e per mille altri motivi che mai riuscirò a descrivere con le semplici parole che conosco, tu vali tutto il tempo che possiedo.

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